Venti di guerra spirano all’orizzonte, eppure è possibile seminare la prevenzione alla guerra, dobbiamo farlo se siamo una generazione che si rispetti, per fare questo occorre seminare capacità di costruire amicizia, occorre dire ai nostri bambini, i nostri ragazzi che l’amicizia si educa, che l’amicizia si impara e che è sempre possibile. L’amicizia è la miglior prevenzione alla guerra.
Mi ricordo una volta, in uno sportello di ascolto in una scuola, ricevo una ragazza di terza media, mi dice: “Sa ho raccontato le cose più personali ad una mia carissima amica, lei mi ha ascoltato e poi sa cosa ha fatto? È andata in giro ha dirlo agli altri, ha tradito quello che io avevo detto a lei. E mia madre mi ha detto che da domani quella non deve essere più mia amica”. Le ho risposto dicendo che la tua mamma sbaglia, e di andare dalla sua amica e dille che ti spiace tantissimo che lei è andata in giro a dire le tue cose, ma non per questo rompi l’amicizia, tolleri, la perdoni. Senza perdono e tolleranza noi rimarremo soli perché perdonare all’altro è perdonare ai nostri sbagli, tollerare gli sbagli dell’altro è tollerare le nostre mancanze ecco perche l’amicizia si educa e si costruisce a forza di tollerare per dare a noi e gli altri.
buon giorno, anch’io ieri sera ho detto a mia figlia di 9 anni “se vuoi tenerti le tue amiche io non posso impedirtelo ma a me loro non piacciono proprio. Non sono bambine cattive ma non si comportano bene”. Queste due bambine prendono in giro sempre tutti, parlano con quel tono di presa in giro, quei mezzi sorrisetti, quelle frasi ambigue….. che a me fanno andare via di testa. Durante il periodo scolastico cambia, anche lei si comporta come fanno loro, a volta cerca di convincerle che non è giusto fare così, ma avendo un carattere più debole, soccombe. Ieri sera mi ha detto che lei non può stare senza di loro, sono le sue amiche fin dall’asilo, che tutti le ritengono antipatiche (lei un pò meno antipatica). Lei capisce che non si comportano sempre bene con gli altri ma non riesce a stare senza di loro (così mi ha detto in lacrime). Mi ha persino detto che lei non si allontana da loro in ricreazione perchè poi ha paura che parlino male di lei. Io le ho detto che anche se lei va con altre bambine non necessariamente le sue amiche parlano male di lei, e che lei non è al centro dei loro discorsi, parlano anche di altre cose, non solo di lei.
Non so come aiutarla. Se c’è un libro da leggere su questo argomento